Ingredienti per 4 persone
- 120 gr. di pan grattato
- 120 gr. di parmigiano grattuggiato
- 3 uova
- Un pizzico di noce moscata
- Una scorza di limone grattuggiata
- Sale q.b.
- Brodo di carne (vitello o bue)
Io non lo uso, ma so che in alcune zone uniscono all'impasto anche del midollo di bue freschissimo.
Preparazione
Rompere le tre uova intere, aggiungervi un pizzico di sale (poco, o volendo anche niente), la scorza di limone e la noce moscata e sbattere il tutto con una forchetta, sino ad ottenere un'amalgama omogenea. Aggiungervi quindi il parmigiano (grattuggiato al momento, rifuggite da quello venduto in bustine già pronto!), continuando a mescolare e poi il pan grattato, proseguendo ad impastare il tutto. Quando l'impasto diverrà sufficientemente solido continuare ad impastare a mano per diversi minuti, fin quando non si otterrà un composto omogeneo e di consistenza molto compatta (non deve rimanervi nulla appiccicato alle mani). Se l'impasto dovesse risultare troppo morbido, aggiungere un po' di pan grattato.
Nel frattempo, portare ad ebollizione il brodo; quindi, tramite un apposito marchingenio - fatto appositamente per i passatelli: nella versione moderna ha le sembianze del classico schiacciapatate, solo con il diametro dei fori molto più ampio* - si dovranno ottenere dei "vermicelli", che andranno poi tagliati con un coltello quando saranno lunghi circa 5/6 cm in modo da farli cadere direttamente nella pentola.
Non appena veranno in superficie (un minuto, due al massimo), portare in tavola e servite ben caldi.
Chi lo gradisce, può aggiungere una spolverata di pepe.
* L'unica pecca è che, per quanto sia un oggetto semplice ed economico, è di difficilissima reperibilità al di fuori dell'Emilia.
Un grande piatto emiliano, semplice, diretto e gustosissimo, al quale mi piace abbianare quello che forse è l'ultimo grande disco emiliano.
- 120 gr. di pan grattato
- 120 gr. di parmigiano grattuggiato
- 3 uova
- Un pizzico di noce moscata
- Una scorza di limone grattuggiata
- Sale q.b.
- Brodo di carne (vitello o bue)
Io non lo uso, ma so che in alcune zone uniscono all'impasto anche del midollo di bue freschissimo.
Preparazione
Rompere le tre uova intere, aggiungervi un pizzico di sale (poco, o volendo anche niente), la scorza di limone e la noce moscata e sbattere il tutto con una forchetta, sino ad ottenere un'amalgama omogenea. Aggiungervi quindi il parmigiano (grattuggiato al momento, rifuggite da quello venduto in bustine già pronto!), continuando a mescolare e poi il pan grattato, proseguendo ad impastare il tutto. Quando l'impasto diverrà sufficientemente solido continuare ad impastare a mano per diversi minuti, fin quando non si otterrà un composto omogeneo e di consistenza molto compatta (non deve rimanervi nulla appiccicato alle mani). Se l'impasto dovesse risultare troppo morbido, aggiungere un po' di pan grattato.
Nel frattempo, portare ad ebollizione il brodo; quindi, tramite un apposito marchingenio - fatto appositamente per i passatelli: nella versione moderna ha le sembianze del classico schiacciapatate, solo con il diametro dei fori molto più ampio* - si dovranno ottenere dei "vermicelli", che andranno poi tagliati con un coltello quando saranno lunghi circa 5/6 cm in modo da farli cadere direttamente nella pentola.
Non appena veranno in superficie (un minuto, due al massimo), portare in tavola e servite ben caldi.
Chi lo gradisce, può aggiungere una spolverata di pepe.
* L'unica pecca è che, per quanto sia un oggetto semplice ed economico, è di difficilissima reperibilità al di fuori dell'Emilia.
Un grande piatto emiliano, semplice, diretto e gustosissimo, al quale mi piace abbianare quello che forse è l'ultimo grande disco emiliano.
CCCP - 1964-1985 Affinità-divergenze Tra Il Compagno Togliatti E Noi - Del Conseguimento Della Maggiore Età (1986)
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